Allevamento a mano pappagalli
Negli ultimi un numero sempre maggiore di pappagalli è presente nelle abitazioni. Rispetto ai decenni scorsi, nei quali la maggior parte dei pappagalli era composta da animali prelevati in natura, ora la quasi totalità di essi proviene dagli allevamenti. Ultimamente sempre più persone desiderano avere uno o più pappagalli già domestici e quindi la pratica dell’allevamento a mano si è sempre più sviluppata.
Di pari passo anche le aziende del settore ornitologico hanno messo a punto pappe pronte per l’imbecco dei pulli di qualità sempre più elevata nonché tutta una serie di accessori per aiutare le persone nell’allevamento a mano del proprio pappagallo.
Ho deciso di creare questa guida per aiutare i principianti ad allevare correttamente a mano un pappagallo, anche se il mio consiglio è quello di farsi aiutare da un veterinario aviare, cioè specializzato nel campo dei volatili, soprattutto durante le prime imbeccate o comunque da una persona con esperienza sul campo. Dividerò la scheda in vari paragrafi, in modo da facilitarne la lettura.
Prima di iniziare faccio una piccola considerazione personale. Ritengo sia necessario per il benessere psicofisico del pappagallo allevare contemporaneamente almeno 2 soggetti, altrimenti si rischia di far legare troppo il pappagallo alla specie umana e di conseguenza far si che non voglia avere a che fare con i membri della propria specie. Infatti nel caso in cui venga allevato singolarmente, è possibile che con l’arrivo della maturità sessuale (differente per ogni pappagallo, in genere quelli più piccoli la raggiungono in 1-2 anni mentre quelli di maggiori dimensioni anche dopo 4-5 anni), soprattutto inizialmente, sia veramente difficoltoso gestire il vostro PET, troppo legato alla specie umana tanto da tentare con la persona preferita un impossibile accoppiamento e allo stesso tempo mostri alcuni atteggiamenti aggressivi con gli altri membri della famiglia.
Quale pappagallo scegliere e come capire se siamo pronti
Innanzitutto prima di far entrare nella vostra famiglia un pappagallo da allevare a mano è necessario conoscere molto bene le caratteristiche della specie scelta (trovi tutte le specie nella Homepage). A questo punto vi consiglio di visitare vari negozi specializzati (dove le gabbie sono pulite e gli animali in ottime condizioni di salute) oppure degli allevamenti per capire meglio quale specie vorreste acquistare.
A questo punto, una volta scelta la specie e il luogo dove prenderlo e l’età corretta del pappagallo – appena impiumato -, assicuratevi di avere il tempo necessario per imbeccare e coccolarlo dopo l’imbeccata, ricordando sempre che la vostra disponibilità in termini di tempo dovrà essere quasi totale in quanto sia durante il giorno che la notte in qualsiasi orario il pullo potrebbe richiamare la vostra attenzione per essere imbeccato.
Mi preme mettervi in allerta riguardo all’onestà di alcuni allevatori, infatti alcuni non ci penseranno due volte a darvi un pappagallo in cattive condizioni di salute, o con meno giorni di vita (= più difficoltà nello svezzamento) garantendovi però un prezzo più basso. Vi consiglio anche di chiedere all’allevatore di abituare il pappagallo alla siringa qualche giorno prima che voi lo prendiate.
Materiali da utilizzare per lo svezzamento
Prima che il pappagallo arrivi nella vostra abitazione, tutto dovrà già essere predisposto.
È quindi necessario:
– una camera calda con all’interno un termostato per tenere sempre sotto controllo la temperatura, una lampada per riscaldarlo ovviamente schermata per non infastidire il pullo, una piccola bacinella d’acqua per aumentare l’umidità in caso di necessità e pure una piccola ventola, che è utile per favorire il ricircolo dell’aria. Come fondo per la camera calda, del truciolo di faggio è la soluzione ideale o in alternativa 1/2 strati di scottex, che garantiscono una pulizia più efficace e una corretta valutazione delle feci.
– delle siringhe senz’ago per imbeccare il vostro pappagallo. I primi giorni non saranno facili, ma in poco tempo il pappagallo capirà e la sporcizia intorno al becco si ridurrà notevolmente grazie alla sua collaborazione. Inoltre sono utili anche per misurare la quantità di pappa che il pappagallo ingerisce, che deve corrispondere a circa il 10% del suo peso ad ogni imbeccata.
– la pappa da imbecco di buona qualità.
– un termometro per alimenti che servirà a misurare la temperatura della pappa (ricordo che la temperatura deve attestarsi tra i 37,5-38,5 °C, nè di più né di meno).
– scottex per pulire sia la sporcizia che rimane intorno al becco, sia la pappa che soprattutto le prime volte verrà inevitabilmente sparsa in piccole quantità anche sul tavolo.
– materiali per disinfettare la siringa utilizzata per le imbeccate. Dopo averla utilizzata un po’ di volte andrà comunque cambiata.
– bilancia da cucina, in grado di misurare precisamente anche il grammo in più o in meno.
L’allevamento a mano vero e proprio
A questo punto tutto è pronto per cominciare, prendiamo il pappagallo dal negozio o dall’allevamento e lo portiamo a casa. Scegliete un pappagallo che non sia ai primi giorni di vita, ma che abbia già diversi giorni in modo che i genitori si siano già occupati di lui per qualche settimana (nelle schede dei vari pappagalli troverete i giorni in cui è meglio prelevare dal nido il pappagallo visto che varia da specie a specie) e che sia ricoperto già da una sorta di piumino.
Chiedete quindi se possibile al negoziante o all’allevatore di iniziare a fornire qualche giorno prima delle imbeccate con la siringa in modo che una volta giunti a casa il pappagallo sia già predisposto ad essere imbeccato. Inoltre se è la prima volta, come già detto in precedenza (ma è bene ribadirlo) chiedete di provare materialmente ad imbeccare in modo tale da non essere colti alla sprovvista quando capiterà effettivamente di farlo. Vi consiglio anche di affidarvi ad un veterinario aviare di fiducia o essere già pronti a chiamarne uno in caso di complicazioni con il pullo (ecco la lista).
Detto ciò, una volta giunto a casa è necessario metterlo nella camera calda già predisposta con temperatura che può essere intorno ai 35 °C per i pulli non ancora completamente ricoperti di piumino, 28-31 °C per i pulli completamente ricoperti di piumino per poi ridurre ancora la temperatura intorno ai 24-28 °C quando sarà perlopiù ricoperto da piume.
Siamo giunti all’imbeccata. Riscaldate l’acqua e versatela sulla pappa che avrete già predisposto su una ciotolina. È necessario mescolare la pappa all’interno della ciotolina per eliminare eventuali grumi e attendere che la temperatura del composto sia intorno ai 37,5-38,5 °C come detto in precedenza. A questo punto aspirate la pappa con la siringa, eliminate eventuali bolle e con pazienza e tranquillità imbeccate il pappagallo.
Esso non dovrà venir imbeccato all’interno della camera calda che altrimenti verrebbe sporcata di cibo, ma in una ciotola adatta alle sue dimensioni o comunque sopra lo scottex appoggiato sopra un tavolo. Prima di fare questa operazione è necessario pesare il pappagallo, cosicchè sia possibile fornire il 10% del suo peso corporeo. Qualora non sia ancora sazio potrete aumentare la quantità di pappa fornita fino ad un massimo del 15% del peso corporeo.
Una volta finita l’operazione, il gozzo del pappagallo sarà pieno. Nel caso i lati del becco siano sporchi di pappa , pulire delicatamente con acqua e cotton fioc o scottex fino alla completa rimozione della stessa. A questo punto bisognerà interagire con il vostro pappagallo per migliorare il feeling a meno che non abbia voglia di dormire (più piccoli sono è più tempo lo passano dormendo, un po’ come i neonati).
Sarà quindi necessario creare una sorta di tabella in modo da distribuire i pasti equamente nell’arco della giornata in relazione al suo periodo di vita (meno giorni ha e più frequenti saranno le imbeccate). Troverete la tabella nella scheda di ogni specie di pappagallo. Queste tabelle non andranno seguite alla lettera, ma daranno un’idea di quello che sarà il percorso che porterà allo svezzamento il vostro pappagallo. Il pappagallo andrà pesato ogni mattina prima della prima imbeccata per sapere se c’è un aumento del suo peso (sintomo di buona salute).
Lo svezzamento
Siamo arrivati al punto più critico dell’allevamento a mano, lo svezzamento. Quando le imbeccate giornaliere saranno diventate 3, è opportuno introdurre del cibo all’interno della camera calda. Per esempio si possono utilizzare le spighe di panico, semi morbidi e facilmente digeribili che invoglieranno il pappagallo in fase di svezzamento a becchettarli. Oltre ad essi, pure frutta e verdura a pezzettini sono ottimi alimenti per la dieta del vostro pappagallo, che se abituato sin da giovanissimo non avrà problemi ad accettare in futuro. Vi consiglio di introdurre anche gli estrusi. Una volta che avrà iniziato a nutrirsi anche da solo e con l’inizio dei primi voli, sarà possibile inserirlo in una gabbia di dimensioni adatte.
Quando vi accorgerete che nel gozzo del pappagallo, tastandolo, oltre alla pappa saranno presenti anche dei semi o i pezzettini di frutta, significa che il pappagallo ha capito che quel cibo è quello con il quale dovrà nutrirsi in futuro. Senza nessuna forzatura sarà quindi possibile passare a 2 imbeccate giornaliere. Con il cambio di alimentazione, sarà possibile intravedere una leggera diminuzione del peso, cosa normalissima. Per non preoccuparsi basterà guardare altri fattori per capire se un pappagallo non sta bene come per esempio l’inappetenza, la sonnolenza, feci liquide e di colore verdastro e respiro affannoso. In poco tempo il pappagallo sarà quasi completamente autonomo, ma comunque un’imbeccata serale male non farà; aspettate che sia lui a non volerla più piuttosto che toglierla voi arbitrariamente. In quest’ultimo caso il vostro rapporto potrebbe leggermente incrinarsi, cosa che non succederà se aspetterete che sia lui a non volerla più.
Ciao sono Paolo
Vorrei sapere se c’è disponibile un canuro del sole e che prezzo.
Ciao Federico mio fratello a un pappagallo cenerino e da un po’ di tempo che si sta togliendo le piume e nn sappiamo il perché mi puoi dare consigli
Ciao ho preso un parrocchetto dal collare di 2 mesi e mezzo allevato a mano e sembra un po pauroso nei miei confronti e della mia compagna riesco a prenderlo sul dito con molta fatica ma dopo poco vola via. riesco ad accarezzarlo ma solo 2 o 3 carezze poi si allontana si sono solo pochi giorni che l’ho preso ma ho da 12 anni un inseparabile allevato a mano preso a 6 mesi ma non ha mai avuto paura di noi, calcola anche che riesco a dedicargli 4/5 ore al giorno perché lavoro mentre la mia ragazza non si fida ancora a farlo uscire quando non ci sono io però gli parla molto durante la giornata e cerca di accarezzarlo da dentro la gabbia detto ciò secondo te riusciremo a fare progressi perché mi piacerebbe anche portarmelo in giro ogni tanto grazie in anticipo buona serata
Salve ho preso un parrocchetto da 2 mesi, è appena svezzato ma prende ancora l’ultima imbeccata , vorrei sapere l’orario ideale da somministrare l’ultima pappa?
Ciao, stamattina ho dato da mangiare ha un pappagallino (calopsite) è aveva il gozzo pieno. Adesso (pomeriggio) ha ancora il gozzo pieno. Cosa dovrei fare?
Ciao Federico dovrei avere due kakakiri da un allevatore che mi ha consigliato di prenderli dopo lo svezzamento …ma secondo te possono affezionarsi lo stesso o il legame e’ diverso e dovrei prenderli prima .grazie in anticipo x la risposta
Pullo di cocorito cosa fare
Ciao, io ho un parrocchetto monaco di quasi un anno allevato a mano. Da qualche giorno è particolarmente nervoso, non perde occasione per beccarmi e “ringhiare”, soprattutto se non ottiene ciò che vuole (es. distruggere il mio telefono). Mi sembra molto più territoriale di prima, però io continuo a farlo uscire spesso dalla gabbia e non ho cambiato il mio comportamento. Avevo letto di possibili fasi ormonali, ma ho letto su internet che raggiungono la maturità sessuale a 2 anni. A cosa potrebbe essere dovuto questo suo comportamento arrabbiato?
Ciao Emanuela, potrebbe essere proprio una fase ormonale, infatti raggiunge la maturità intorno agli 1-2 anni.
Ciao Federico sto prendendo un amazzone fronte blu da svezzare a mano e stato tolto da una settimana dai genitori come devo comportarmi
ciao, ho delle calopsite di 1 anno, vorrei un consiglio per un incubatrice
Ciao, in famiglia stavamo pensando di prendere un pappagallo, abbiamo una casa abbastanza grande con ampi spazi e due alani, non volevamo qualcosa di enorme ma nemmeno minuscolo, che diventi parte integrante della famiglia, affettuoso e magari giocherellone/parlante…cosa consiglieresti come prima esperienza?
Laila
Ciao Laila, personalmente ti consiglierei un parrocchetto monaco, altrimenti potresti pensare a un conuro, un caicco o un grande alessandrino.
Intanto grazie della risposta…
Sul Grande Alessandrino ci avevamo già messo gli occhi e cercato molte informazioni effettivamente, perché ci aveva colpiti tantissimo.
Allevamenti di questa specie? Noi abitiamo a Reggio Emilia.
Grazie 🙂
Purtroppo non so aiutarti da questo punto di vista.
Ciao, ho due conuri di 30 giorni, è normale che il più piccolo, nato il 27 gennaio, dopo la poppata con la siringa, evacua subito, in parte solida ed altra liquida? Grazie
Se il peso cresce costantemente, in linea di massima non c’è da preoccuparsi.
Ciao fede ieri ho preso una cocorita di un mese e già ricoperta di piume becca i semi ma fa le feci un po‘ liquide e verdi é stato allevato a mano sta sempre con me ma ho letto che fino a 60 giorni devono essere imbeccate 2 volte al giorno con la siringa che mi consigli ? Secondo come faccio a addestrarla a venire se la chiamo ?
Ciao Marco, leggo solo ora. Fammi sapere se hai ancora bisogno. In linea di massima comunque le tabelle con il numero di imbeccate servono giusto a dare un’idea, non vanno seguite alla lettera.
ciao federico ti scrivo per capire se puoi essermi d’aiuto… da circa una settimana ho adottato un pullo di 3 mesi di amazzone fronte blu, solo che non riesco a capire se sia realmente svezzata o meno poichè vedo che con semi e frutta ci gioca ma senza mangiare realmente il seme, apre solamente il guscio, mentre come lei avverte il senso di fame si rivolge a me facendo i classici suoni da imbeccata… io continuo ad imbeccarla almeno 2 volte al giorno stimolandola con frutta e semi solo che avvolte mangia qualcosina e avvolte no… cosa mi consigli? di continuare con le imbeccate fino a quando non sarà lei a rifiutarle? non so esattamente quando sia l’età dello svezzamento poiche su internet ci sono diversi pareri discordarti…
Ciao Sharon, certamente dovrai continuare ad imbeccarla finchè non sarà lei a rifiutare. Allo stesso dovrai proporre estrusi, semi, frutta e verdura. Ci sono pareri discordanti perchè non c’è un’età esatta.
Ciao Federico ho un cenerino di 2 mesi e mezzo e gli faccio mangiare per ora solo la pappina però vedo che con il becco mordicchia tutto quello che ha davanti posso dargli un po’ di frutta spezzettata oppure aspetto che si fa più grande??
Ciao Luca, puoi darla e puoi mettere a disposizione anche gli estrusi e i semi.
Buongiorno, ho una pappagallina inseparabile allevata a man (7 mesi). Causa covid abbiamo passato tanto tempo insieme, quando tornerò in ufficio dovrò per forza di cose lasciarla sola 8 ore al giorno e mi spiace. Stavo quindi pensando a un compagno, ma non so cos’è meglio…maschio, femmina, allevato a mano o no? Mi spiacerebbe perdere il rapporto instaurato, ma mi spiacerebbe di più se soffrisse la solitudine. Cosa mi consigliate? Grazie
Deborah
Ciao Deborah, sei sicura che questa sia femmina (hai fatto il sessaggio? È l’unico modo per saperlo)? In ogni caso, secondo me fai bene a prendere un compagno/a. Forse è meglio un maschio, ma appunto il problema degli inseparabili è quello che il sesso può essere stabilito solo tramite sessaggio. Io prenderei un inseparabile allevato a mano comunque.
ciao!
mio figlio di 10 anni,che fa falconeria, desidera un cocorita da tenere a casa, credi che possa pian piano fidarsi anche se acquistato non allevato a mano? hai da suggerirci un centro in particolare su Milano x favore?grazie mille!
Ciao Alessia, è possibile addomesticarla (ecco la guida), ti consiglio di prenderla appena svezzata. Non saprei consigliarti, ma non penso che avrai difficoltà a trovarne una. Ti consiglio di dare un occhio sui gruppi Facebook.
Scusa sono sempre Luca ho sbagliato a scrivere ha 1 mese e mezzo,scusami
Buongiorno,
Mi hanno regalato un parrocchetto dal collare di 9 mesi….ho ancora qualche possibilità di creare un rapporto? Grazie buona giornata
Anna
Ciao Anna, certo e ti consiglio di seguire la guida per addomesticare un pappagallo.
Ottimi consigli… Io mi appresto all’allevamento a mano di, spero, qualche cocorito. Vorrei sapere quale sia il miglior termometro per misurare la temperatura della pappa. Me ne puoi consigliare se non la marca, almeno il tipo più adatto?
Grazie!
Ciao Aldo, va bene un qualsiasi termometro per alimenti.
Ciao
Posso allevare un pullo che ha già un mesetto di vita o é troppo tardi? Ancora non ha lasciato il nido.
Ciao Tiziana,
purtroppo è troppo tardi. Se i genitori non fanno problemi puoi comunque occasionalmente toglierlo dal nido e farlo abituare a te in modo che sia comunque domestico.
Ti ringrazio della risposta. Ci proverò
Salve ho un inseparabile allevato a mano all’incirca ha un mese posso già fare il bagnetto per pulirlo da un eventuale sporcizia del cibo vicino al becco? Grazie
Ciao Francesca, il bagnetto no, però usa un po cotton fioc o scottex umido per pulirlo.
Ciao,
Per far dormire un inseparabile allevato a mano è necessario un nido o può dormire nella gabbia senza particolari accorgimenti?
Ciao Filippo, dormirà tranquillamente sul posatoio, non servono accorgimenti specifici.
Ciao
Il mio pullo di 30 giorni ha già iniziato a mangiare i semi di panico. É normale o troppo presto? Cosa posso metterli in gabbia il panico se ha fame tra una pappa e l’altra? Grazie del tuo consiglio.
Ciao Tiziana, va bene che abbia già iniziato. Inizierei a proporre tra qualche giorno anche pezzettini di frutta/verdura e magari gli estrusi. Anche l’acqua ovviamente.
Perfetto, grazie. Volevo diminuire le imbeccate di Nutribird da 4 a 3 al giorno ma non ne vuole sapere. É sempre affamato. Va bene lostesso se rimango a 4?
Poi ho notato una crosta sotto il becco, sembra del Nutribird anche se lo lavo sempre con l’acqua tiepida. Posso mandarti una foto cosi magari vedi se é normale?
Devi basarti sulle sue necessità, le tabelle servono giusto a dare un’idea, non vanno seguite alla lettera. La foto puoi mandarla per mail o sulla pagina Facebook.
Mi hanno detto che nn si possono far crescere due inseparabili allevati a mano perche ci sarebbero forti gelosie e si farebbero del male e’ vero ? E’ vero che 2 femmine d’inseparabili nn possono vivere insieme e 2 maschi si ? Cmq complimenti x le spiegazioni fin’ora lette, tutto molto chiaro e professionale
Ciao Simonetta, c’è la possibilità soprattutto durante i picchi ormonali che litighino spesso così come che non succeda nulla. Purtroppo non si può sapere prima.
Ciao Federico dovrei avere due kakakiri da un allevatore che mi ha consigliato di prenderli dopo lo svezzamento …ma secondo te possono affezionarsi lo stesso o il legame e’ diverso e dovrei prenderli prima .grazie in anticipo x la risposta